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  • Le frasi più belle di Alessandro Baricco

    Qui sono raccolte le frasi più belle di Alessandro Baricco estratte dai suoi migliori libri, tra questi: "Novecento", "Oceano Mare" e "Seta". Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde. Dal libro "Castelli di rabbia" - Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo aspettando. Silenzio. -Che sia troppo tardi, madame. Dal libro "Oceano mare" Quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto… Per me è stato così… Le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono i segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità. Dal libro "Castelli di rabbia" Questa notte lasciami vivere laggiù, sull'orlo del mondo, solo questa notte, poi tornerò. Così si chiuderà il cerchio delle cose non accadute. Dal libro "Questa storia" Era d'altronde uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla Dal libro "Seta" Lasciami andare a vedere il sogno, la velocità, il miracolo, non fermarmi con uno sguardo triste, questa notte lasciami vivere laggiù, sull'orlo del mondo, solo questa notte, poi tornerò. Così si chiuderà il cerchio delle cose non accadute. Dal libro "Questa storia" I desideri stavano strappandomi l'anima. Potevo viverli, ma non ci son riuscito. Allora li ho incantati. E a uno a uno li ho lasciati dietro di me... Ho disarmato l'infelicità. Ho sfilato via la mia vita dai miei desideri. Se tu potessi risalire il mio cammino, li troveresti uno dopo l'altro, incantati, immobili, fermati lì per sempre a segnare la rotta di questo viaggio strano che a nessuno mai ho raccontato se non a te. Dal libro "Novecento" L'unica persona che mi abbia davvero insegnato qualcosa, un vecchio che si chiamava Darrell, diceva sempre che ci sono tre tipi di uomini: quelli che vivono davanti al mare, quelli che si spingono dentro il mare, e quelli che dal mare riescono a tornare, vivi. E diceva: vedrai la sorpresa quando scoprirai quali sono i più felici. Dal libro "Oceano mare" È sempre difficile resistere alla tentazione di tornare, non è vero? Dal libro "Seta" Ma un sacco di volte è così, è così quasi sempre: si scopre alla fine che il dolore, tutto quel dolore, era inutile, che si è sofferto come bestie, ed era inutile, non era né giusto né ingiusto, non era bello o brutto, era solo inutile, tutto quello che puoi dire alla fine è: era un dolore inutile. Dal libro "City" Il mare è senza strade, il mare è senza spiegazioni. Dal libro "Oceano mare" “Com'è? Il mare, com'è?” Sorride, Elisewin. “Bellissimo” “E poi?” Non smette di sorridere, Elisewin. “Ad un certo punto finisce.” Dal libro "Oceano mare" Non per altro: ma è sempre un qualche meraviglioso silenzio che porge alla vita il minuscolo o enorme boato di ciò che poi diventerà inamovibile ricordo. Dal libro "Castelli di rabbia" Non ha mura, Timbuctu, perché da sempre pensano, laggiù, che la sua bellezza, da sola, fermerebbe qualsiasi nemico. Dal libro "Oceano mare" Si guarisce da qualcosa ammalandosi di altro. Dal libro "Oceano mare" Quando lei aprì gli occhi lui sentì la propria voce dire piano: "Io ti amerò per sempre." Dal libro "Seta" A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buona notte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto: fran. Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave". Ci rimasi secco. Fran. Dal libro "Novecento" Niente potrà rubarmi il ricordo di quando, con tutta me stessa, ero là. Dal libro "Oceano mare" Perché un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte. Dal libro "Oceano mare" Se proprio vuoi sapere chi ti ama davvero, ma davvero, guardati intorno e cerca uno che spegne la luce del suo giardino, perché tu possa veder le stelle più lontane che puoi, nel cielo. Dal libro "Buio e silenzio attorno a Palomar" Bisogna cercare di capire, lavorando di fantasia, e dimenticare quel che si sa in modo che l'immaginazione possa vagabondare libera, correndo lontana dentro le cose fino a vedere come l'anima non è sempre un diamante ma alle volte velo di seta, immagina un velo di seta trasparente, qualunque cosa potrebbe stracciarlo, anche uno sguardo. Sai cos’è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno. È come se noi non fossimo mai esistiti. Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. È tempo. Tempo che passa. E basta. Dal libro "Oceano mare" Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesci a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi ha detto, non sei né triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana. Dal libro "Questa storia" - Com'è la fine del mondo? - gli chiese Baldabiou. - Invisibile. Dal libro "Seta" Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro. Dal libro "Oceano mare" La sera, come tutte le sere, venne la sera. Non c'è niente da fare: quella è una cosa che non guarda in faccia a nessuno. Succede e basta. Non importa che razza di giorno arriva a spegnere. Magari era stato un giorno eccezionale, ma non cambia nulla. Arriva e lo spegne. Amen. Dal libro "Castelli di rabbia" C'è sempre un piano preciso, dietro a tutto… in questo aveva ragione il signor Rail… ognuno ha davanti le sue rotaie, che le veda o no. Dal libro "Castelli di rabbia" Perché è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva. Dal libro "Oceano mare" Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla. Dal libro "Novecento" Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare. Dal libro "Oceano mare" Un'altra vita, saremo onesti. Saremo capaci di tacere. Dal libro "City" È una cosa strana. Quando ti accade di vedere il posto dove saresti salvo, sei sempre lì che lo guardi da fuori. Non ci sei mai dentro. È il tuo posto, ma tu non ci sei mai. Dal libro "City" È uno strano dolore morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai. Dal libro "Seta" Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi. Dal libro "Oceano mare" Finché alla fine ti bacerò sul cuore, perché ti voglio, morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio, e con il cuore tra le mie labbra tu sarai mio, davvero, con la mia bocca nel cuore tu sarai mio, per sempre... Dal libro "Seta" Sia clemente il castigo, per tanto spreco. E accorto l'angelo che veglia sulle nostre solitudini. Dal libro "Questa storia" Forse il mondo è una ferita e qualcuno la sta ricucendo in quei due corpi che si mescolano. Dal libro "Oceano mare" Si voltò e lentamente tornò sui suoi passi. Non c'era più vento, non c'era più notte, non c'era più mare, per lei. Andava e sapeva dove andare. Questo era tutto. Sensazione meravigliosa. Di quando il destino finalmente si schiude e diventa sentiero distinto, e orma inequivocabile, e direzione certa. Il tempo interminabile dell'avvicinamento. Quell’accostarsi. Si vorrebbe non finisse mai. Il gesto di consegnarsi al destino. Quella è un'emozione. Senza più dilemmi, senza più menzogne. Sapere dove. E raggiungerlo. Qualunque sia, il destino. Camminava – ed era la cosa più bella che avesse mai fatto. Dal libro "Oceano mare" E invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso - questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, mai - lontani abbastanza - per trovarsi. Dal libro "Oceano mare" Perché ciò che si salverà non sarà mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, ma ciò che abbiamo lasciato mutare, perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo. Dal libro "I Barbari" Chissà se lo troveranno mai, sarebbe bello lo trovassero, che almeno una volta, almeno ogni tanto, in questo dannatissimo mondo, qualcuno che cerca qualcosa avesse in sorte di trovarla, così, semplicemente, e dicesse l'ho trovata, con un lievissimo sorriso, l'avevo persa e l'ho trovata - sarebbe poi un niente la felicità. Dal libro "Castelli di rabbia" Tanto a qualcuno la dovrai raccontare, prima o poi, la verità. Lo disse piano, con fatica, perché non credeva, mai, che la verità servisse a qualcosa. Dal libro "Seta" Io ti ho amato, André, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. È scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame. Dal libro "Oceano mare" Lo vede il destino? Tutto è già scritto eppure niente si può leggere. Dal libro "Castelli di rabbia" Quando ti toccherò per la prima volta sarà con le mie labbra, tu non saprai dove, ad un certo punto sentirai il sapore delle mie labbra, addosso, non puoi sapere dove se non apri gli occhi, non aprirli, sentirai la mia bocca dove non sai, d'improvviso. Dal libro "Seta" Era una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e alle poesie, e se la vita è carogna non importa, una ragione buona per sorridere la trovi comunque. Era un tipo così. Ed era carina, questo bisogna dirlo. Non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle. Più semplice. Ma aveva qualcosa che ti accalappiava, niente da dire, ce l'aveva. Come una specie di limpidezza, di trasparenza. Era quel tipo di donna che quando ce l'hai tra le braccia, sai che lei è lì, proprio tra le tue braccia e da nessuna altra parte. Non so se avete presente. Ma è una cosa rara. Dal libro "Barnum 2" La strana intimità di quelle due rotaie. La certezza di non incontrarsi mai. L'ostinazione con cui continuano a corrersi di fianco. Dal libro "Castelli di rabbia" Temo che il senso della vita sia estorcere la felicità a se stessi, tutto il resto è una forma di lusso dell'animo, o di miseria, dipende dai casi. Dal libro "Una certa idea di mondo" Stava pensando alla misteriosa permanenza dell'amore, nella corrente mai ferma della vita. Dal libro "Tre volte all'alba" Sapete, è geniale questa cosa che i giorni finiscono. È un sistema geniale, i giorni e poi le notti. E di nuovo i giorni. Sembra scontato, ma c'è del genio. E là dove la natura decide di collocare i propri limiti, esplode lo spettacolo. I tramonti. Dal libro "Oceano mare" Quando uno ha bisogno di piangere lo deve fare, inutile stare lì a farsi tanti problemi. Dal libro "Tre volte all'alba" Si può vivere senza orologi: è più complicato farlo senza destino, con addosso una vita che non ha più appuntamenti. Dal libro "City" Andavo di fantasia, e di ricordi, è quello che ti rimane da fare, alle volte, per salvarti, non c'è più nient'altro. Un trucco da poveri, ma funziona sempre. Dal libro "Novecento" Cercate l'intelligenza che ha generato la rivoluzione digitale: è assai più importante che studiare quella che ne è stata generata: ne è la matrice originaria. Perché l'uomo nuovo non è quello prodotto dallo smartphone: è quello che lo ha inventato, che ne aveva bisogno, che se l'è disegnato a suo uso e consumo, che lo ha costruito per fuggire da una prigione, o rispondere a una domanda, o zittire una paura. Abituatevi a considerare il mondo digitale come un effetto, non come una causa. Spostate lo sguardo verso il punto in cui tutto è iniziato. Dal libro "The Game" Ma niente, è la solita storia, è l’uomo della mia vita e io sono la donna della sua vita, tutto lì, solo che non siamo mai riusciti a vivere insieme, contento? Non è neanche detto che se ami davvero qualcuno, ma tanto, la cosa migliore che puoi farci insieme sia vivere. Dal libro "Tre volte all'alba" Ho capito che non si cambia veramente mai, non c'è modo di cambiare, come si è da piccoli si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo. Si ricomincia da capo per cambiare tavolo. Cambiare le carte è impossibile, non resta che cambiare il tavolo da gioco. Dal libro "Tre volte all'alba" Per quanto uno si sforzi di vivere una sola vita, gli altri ce ne vedranno dentro altre mille, e questa è la ragione per cui non si riesce a evitare di farsi del male. Dal libro "Senza sangue"

  • Le frasi più belle di Hermann Hesse

    Qui sono raccolte le frasi più belle di Hermann Hesse estrapolate dai suoi libri più importanti come "Siddharta", "Sull'amore", "Narciso e Boccadoro" e "Il lupo nella steppa". Tu avevi in cuore una visione della vita, una fede, un postulato, eri pronto ad agire, a soffrire, a sacrificarti... e poi ti accorgesti a poco a poco che il mondo non chiedeva affatto gesta e sacrifici e cose simili, che la vita non è un poema sublime con personaggi eroici, bensì una buona stanza borghese dove ci si accontenta di mangiare e bere, di prendere il caffè e di far la calza, di giocare a tarocchi e di ascoltare la radio. E chi pretende quelle altre cose, le cose belle ed eroiche, il rispetto dei grandi poeti o la venerazione dei santi è uno sciocco, un Don Chisciotte. Dal libro "Il lupo nella steppa" Alcune persone pensano che aggrapparsi alle cose le renda più forti, ma a volte si necessita di più forza per lasciare andare che per trattenere. Hermann Hesse Siddharta non fa nulla. Siddharta pensa, aspetta, digiuna, ma passa attraverso le cose del mondo come la pietra attraverso l'acqua, senza far nulla, senza agitarsi: viene scagliato, ed egli si lascia cadere. La sua meta lo tira a sé, poiché egli non conserva nulla nell'anima propria, che potrebbe contrastare a questa meta. Dal libro "Siddharta" L'amore non vuole avere, vuole soltanto amare. Dal libro "Sull'amore" Chi ha imparato ad ascoltare gli alberi non brama più di essere un albero. Brama di essere quello che è. Questa è la propria casa. Questa è la felicità. Dal libro "La Natura ci parla" Il male nasce sempre dove l'amore non basta. Dal libro "Sull'amore" Ciò che conta è tutto dentro di noi; da fuori nessuno ci può aiutare. Non essere in guerra con se stessi, vivere d'amore e d'accordo con se stessi: allora tutto diventa possibile. Non solo camminare su una fune, ma anche volare. Hermann Hesse La mia storia non è amena, non è dolce e armoniosa come le storie inventate, sa di stoltezza e confusione, di follia e sogno, come la vita di tutti gli uomini che non intendono più di mentire a se stessi. Dal libro "Demian" Ecco, vedi, io mi sono innamorato due volte nella vita, ma sul serio, e tutt'e due le volte ero sicuro che sarebbe stato per sempre e fino alla morte, e tutt'e due le volte è finita e non sono morto. Dal libro "Knulp" Io vivo nei miei sogni. Anche gli altri vivono nei sogni, ma non nei loro, ecco la differenza. Dal libro "Demian" La maggior parte degli uomini, Kamala, sono come una foglia secca, che si libra e si rigira nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c'è vento che li tocchi, hanno in se stessi la loro legge e il loro cammino. Dal libro "Siddharta" Se tuttavia so cos'è l'amore, è per merito tuo. Te ho potuto amare, te solo fra gli uomini. Tu non puoi misurare ciò che significhi. Significa la sorgente in un deserto, l'albero fiorito in un terreno selvaggio. A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito, che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia. Dal libro "Narciso e Boccadoro" Ma se per la tua gioia hai bisogno del permesso degli altri, sei proprio un povero sciocco. Dal libro "Il lupo nella steppa" “Mai più!” ordinava la sua volontà. “Domani, ancora!” implorava singhiozzando il suo cuore. Dal libro "Narciso e Boccadoro" Le parole non colgono il significato segreto, tutto appare sempre un po' diverso quando lo si esprime, un po' falsato, un po' sciocco, sì, e anche questo è bene e mi piace moltissimo, anche con questo sono perfettamente d'accordo, che ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo suoni sempre un po' sciocco alle orecchie degli altri. Dal libro "Siddharta" La felicità è amore, nient'altro. Felice è chi sa amare. Dal libro "Sull'amore" Si ha paura di migliaia di cose, del dolore, dei giudizi, del proprio cuore; si ha paura del sonno, del risveglio, paura della solitudine, del freddo, della follia, della morte. Specialmente di quest'ultima, della morte. Ma sono tutte maschere, travestimenti. In realtà c'è una sola paura: quella di lasciarsi cadere, di fare quel passo verso l'ignoto lontano da ogni certezza possibile... c'è una sola arte, una sola dottrina, un solo mistero: lasciarsi cadere, non opporsi recalcitrando alla volontà dell'Esistenza, non aggrapparsi a niente, né al bene né al male. Allora si è redenti, liberi dalla sofferenza, liberi dalla paura. Hermann Hesse La maggior parte degli uomini non vuol nuotare prima di saper nuotare". Spiritosa, vero? Certo che non vogliono nuotare. Sono nati per la terra, non per l'acqua. E naturalmente non vogliono pensare: infatti sono nati per la vita, non per il pensiero. Già, e chi pensa, chi concentra la vita nel pensiero può andare molto avanti, è vero, ma ha scambiato la terra con l'acqua e a un certo momento affogherà. Dal libro "Il lupo nella steppa" Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. Dal libro "Il giuoco delle perle di vetro" Parlare: ecco la via più sicura per fraintendere, per rendere tutto piatto e insulso. Dal libro "Klein e Wagner" Un bravo artista è destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle. Hermann Hesse Come corpo ogni uomo è uno, come anima mai. Dal libro "Il lupo nella steppa" Per questo mondo odierno, semplice, comodo, di facile contentatura, tu hai troppe pretese, troppa fame, ed esso ti rigetta perché hai una dimensione in più. Chi vuol vivere oggi e godere la vita non deve essere come te o come me. Chi pretende musica invece di miagolio, gioia invece di divertimento, anima invece di denaro, lavoro invece di attività, passione invece di trastullo, per lui questo bel mondo non è una patria... Dal libro "Il lupo nella steppa" L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L'amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà trascinato, ma trascinerà. Dal libro "Demian" In ogni gioia c'è questo di splendido, che arriva immeritata e che non si può mai comperare. Hermann Hesse Non bisogna credere alle persone che parlano dei loro difetti. Certa gente si ritiene perfetta solo perché pretende poco da se stessa. Dal libro "Sull'amore" Tutto questo un giorno sarebbe stato per lui un ricordo, un piccolo libro illustrato nel cuore. Già allora, mentre ci viveva ancora in mezzo, cominciava a sfuggirgli, perdeva di realtà, diventava fantasma, si trasformava in passato. Dal libro "Narciso e Boccadoro" E su nessuna cosa al mondo so tanto poco quanto su di me. Dal libro "Siddharta"

  • Le frasi più belle di Ernest Hemingway

    In questa pagina sono raccolte le frasi più belle di Ernest Hemingway tratte dalle opere più importanti quali "Il vecchio e il mare", "Addio alle armi" e "Per chi suona la campana". Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non si diventa mai maestri. La vita. Ernest Hemingway Mi piace dormire. La mia vita ha la tendenza a cadere a pezzi quando sono sveglio, sai? Ernest Hemingway Ma avere un cuore da bambino non è una vergogna, è un onore. Dal libro "Vero all'alba" Bevo per rendere le altre persone più interessanti. Ernest Hemingway No, è una leggenda la saggezza dei vecchi. Non diventano saggi. Diventano solo prudenti. Dal libro "Addio alle armi" Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare qualcuno è di dargli fiducia. Ernest Hemingway Il mondo spezza tutti e poi molti sono forti proprio nei punti spezzati. Dal libro "Addio alle armi" Ti sto parlando come se ti conoscessi da secoli. Accade sempre così quando due si capiscono. Dal libro "Per chi suona la campana" Ci vogliono due anni per imparare a parlare e cinquanta per imparare a tacere. Ernest Hemingway Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequentava persone irreprensibili. Ernest Hemingway Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono. Dal libro "Il vecchio e il mare" Ora non è il momento di pensare a quello che non avete. Pensate a cosa si può fare con quello che c'è. Ernest Hemingway Scrivi da ubriaco; correggi da sobrio. Ernest Hemingway Ecco cosa ho capito finora della morale secondo me: è morale quello che lo fai e il giorno dopo stai bene, è immorale quello che lo fai e il giorno dopo non stai bene. Ernest Hemingway Non confondete mai il movimento con l'azione. Ernest Hemingway Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all'uomo: attraversare la vita senza fare rumore. Ernest Hemingway Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi. Ernest Hemingway Ma avere un cuore da bambino non è una vergogna. È un onore. Un uomo deve comportarsi da uomo. Deve sempre combattere, preferibilmente e saggiamente, con le probabilità a suo favore, ma in caso di necessità deve combattere anche contro qualunque probabilità e senza preoccuparsi dell'esito. Deve seguire i propri usi e le proprie leggi tribali, e quando non può, deve accettare la punizione prevista da queste leggi. Ma non gli si deve dire come un rimprovero che ha conservato un cuore da bambino, un'onestà da bambino, una freschezza e una nobiltà da bambino. Dal libro "Vero all'alba"

  • Le frasi più belle delle poesie di Charles Bukowski

    Raccolta delle poesie più belle di Charles Bukowski tratte dai suoi più importanti libri come "L'amore è un cane che viene dall'inferno", "Il canto dei folli" e "Quando eravamo giovani". E ricordati che ti penso, che non lo sai ma ti vivo ogni giorno, che scrivo di te. Dalla poesia "Non ho smesso di pensarti" se hai intenzione di provare, vai fino in fondo. altrimenti, non cominciare neanche. se hai intenzione di provare, vai fino in fondo. potrebbe voler dire perdere la ragazza, la moglie, i parenti, il lavoro, e forse anche la testa. andare fino in fondo. potrebbe voler dire non mangiare per tre, quattro giorni. Potrebbe voler dire gelare su una panchina del parco. potrebbe voler dire la prigione, potrebbe voler dire la derisione, lo scherno, l'isolamento. l'isolamento è il premio, tutto il resto è un test di resistenza, per vedere fino a che punto sei veramente disposto a farlo. e tu lo farai nonostante i rifiuti e le peggiori probabilità di successo e sarà meglio di qualunque cosa tu possa immaginare. se hai intenzione di provare, vai fino in fondo. non c'è una sensazione al pari di questa . sarai da solo con gli Dei e il fuoco incendierà le tue notti. fallo, fallo, fallo. fallo. fino in fondo fino in fondo. cavalcherai la tua vita dritto verso una risata perfetta, è l'unica battaglia buona che ci sia. Dalla poesia "Tira i dadi" c'è un posto nel cuore che non sarà mai colmato uno spazio e anche durante i momenti migliori e le ore più belle lo sapremo lo sapremo più che mai c'è un posto nel cuore che non verrà mai colmato e aspetteremo e aspetteremo in quello spazio. Dalla poesia "niente da fare" la cosa più immensa della bellezza è scoprire che se ne è andata. Dalla poesia "il dramma della fine" nessuno può salvarti se non tu stesso e vale la pena di salvarti. è una guerra non facile da vincere ma se c'è qualcosa che vale la pena vincere è questa. pensaci pensa al fatto di salvare il tuo io. il tuo io spirituale. il tuo io viscerale. il tuo io magico che canta e il tuo io bellissimo. salvalo. non unirti ai morti-di-spirito. mantieni il tuo io con umorismo e benevolenza e alla fine se necessario scommetti sulla tua vita mentre combatti, fottitene dei pronostici, fottitene del prezzo solo tu puoi salvare il tuo io. Dalla poesia "solo tu" Siamo nati così in mezzo a tutto questo in un posto dove le masse trasformano i cretini in eroi di successo. Dalla poesia "dinosauria, noi" mi hanno sempre irritato tutti gli anni le ore, i minuti che gli ho regalato lavorando come un mulo mi ha fatto seriamente male alla testa mi ha fatto male dentro mi ha stordito e mi ha fatto diventare pazzo non riuscivo ad accettare questi miei anni assassinati eppure i miei compagni di lavoro non davano segni di agonia, anzi molti di loro sembravano addirittura soddisfatti e vederli così mi faceva impazzire quasi quanto quel lavoro monotono e insensato i lavoratori sottostavano il lavoro li annientava venivano raccolti col cucchiaino e buttati via mi irritava ogni minuto ogni minuto mentre veniva mutilato e nulla alleviava la noia ho valutato l'ipotesi del suicidio mi sono bevuto le poche ore di libertà ho lavorato per decenni ho vissuto con la peggiore specie di donne e loro hanno ucciso quello che il lavoro non era riuscito ad uccidere sapevo che stavo morendo. qualcosa dentro mi diceva continua così, muori, spegniti, diventa come loro, accettalo e poi qualcos'altro dentro diceva no, salva un pezzetto minuscolo non importa che sia molto basta solo una scintilla una scintilla può incendiare un'intera foresta solo una scintilla salvala penso di esserci riuscito sono fiero di esserci riuscito che stramaledetta fortuna . Dalla poesia "scintilla" e allora datemi la carica come a un giocattolo fatemi cadere oltre il bordo del tavolino da caffè dove il cielo si butta in mare - verso l'ultima fine indicibile Dalla poesia "Giubba rossa" non ho più voglia di innamorarmi, solo al pensiero di una che senza un vero motivo mi invade e tutto distrugge. ed io lì, sempre quello che ama di più. e poi tutte le stronzate, il pensarti, il voler volere, il voglio, ti voglio, ancora. No! Non ho voglia di innamorarmi e di perdermi. Ho solo voglia di te. Dalla poesia "Non ho voglia di innamorarmi" lei era magia incompresa, ma io l'avevo capita. Dalla poesia "lei"

  • Le poesie più belle in italiano di Rupi Kaur

    In questa sezione sono raccolte le più belle poesie in italiano di Rupi Kaur, poesie femministe, d'amore, d'amicizia e sul rapporto padre-figlia. se avessi saputo com'è fatta una cosa sicura avrei passato meno tempo a cadere tra braccia che non lo erano Dalla raccolta di poesie "milk and honey" chissà se sono abbastanza bella per te o se sono bella e basta cambio ciò che indosso cinque volte prima di vederti domandandomi quali jeans rendano il mio corpo più allettante da spogliare dimmi c’è qualcosa che io possa fare per farti pensare lei lei è tanto straordinaria da far dimenticare al mio corpo di avere ginocchia scrivilo in una lettera e indirizzala alle parti di me più insicure la tua sola voce mi porta alle lacrime il tuo dirmi che sono bella il tuo dirmi che basto Dalla raccolta di poesie "the sun and her flowers" cosa c'è di più forte del cuore umano che si schianta di continuo e ancora vive Dalla raccolta di poesie "the sun and her flowers" non chiedermi perché non sono andata via lui ha reso il mio mondo così piccolo che non riuscivo a vedere l'uscita Dalla raccolta di poesie "home body - il mio corpo è la mia casa" c'è un dialogo che avviene dentro te fai molta attenzione a ciò che il tuo mondo interiore sta dicendo Dalla raccolta di poesie "home body - il mio corpo è la mia casa" li tratti come se avessero un cuore come il tuo ma non tutti sanno essere altrettanto teneri e delicati non vedi la persona che essi sono vedi la persona che saprebbero essere continui a dare fino a quando ti tirano via tutto lasciandoti vuota Dalla raccolta di poesie "milk and honey" tanto assorta a pensare a dove voglio andare dimentico che il luogo in cui mi trovo è già magico in sé Dalla raccolta di poesie "home body - il mio corpo è la mia casa" abbiamo cominciato in onestà e allo stesso modo finiamola Dalla raccolta di poesie "milk and honey" molte volte ce la prendiamo con altri perché non fanno ciò che dovevamo fare da soli Dalla raccolta di poesie "the sun and her flowers" le persone vanno ma il modo in cui vanno resta sempre Dalla raccolta di poesie "milk and honey" la tua voce ha su di me l'effetto che ha l'autunno sugli alberi mi chiami per salutarmi e in naturalezza mi cadono i vestiti Dalla raccolta di poesie "the sun and her flowers" magari non sei stato il mio primo amore ma sei stato l'amore che ha reso tutti gli altri amori marginali Dalla raccolta di poesie "milk and honey" pur sapendo di non durare molto decidono di vivere la vita più splendente - girasoli Dalla raccolta di poesie "the sun and her flowers" ogni volta che dici a tua figlia che la sgridi per amore le insegni a confondere la rabbia con la bontà e la cosa sembra una buona idea finché lei non cresce e si affida a uomini che le fanno del male perché somigliano tantissimo a te Dalla raccolta di poesie "milk and honey" io non sono vittima della mia vita ciò che ho passato ha tirato fuori la guerriera che era in me ed è mio grandissimo onore essere lei Dalla raccolta di poesie "home body - il mio corpo è la mia casa" frazionate il mondo in pezzi che chiamate nazioni reclamata il possesso di ciò che non vi è mai appartenuto e lasciate gli altri a mani vuote - colonizzate Dalla raccolta di poesie "the sun and her flowers" abbassa lo sguardo sul tuo corpo sussurra non c'è casa come te - grazie Dalla raccolta di poesie "the sun and her flowers" no non sarà amore a prima vista quando ci conosceremo sarà amore al primo ricordo dal momento che ti ho visto negli occhi di mia madre quando mi dice di sposarmi con il genere d'uomo che vorrei educare mio figlio ad essere Dalla raccolta di poesie "milk and honey"

  • Le frasi più belle di Stendhal

    Qui sono raccolte le frasi più belle di Stendhal estratte dai suoi migliori libri come "Il rosso e il nero", "La Certosa di Parma" e "Dell'amore". Passare attraverso la vita senza amore è come andare in battaglia senza musica, come viaggiare senza un libro, come andare per mare senza una stella che ci guida. Stendhal La vita reale è soltanto il riverbero dei sogni dei poeti. Stendhal L'aria malinconica non è di buon gusto; ci vuole l'aria annoiata. Se siete malinconico, è segno che qualcosa vi manca, che non siete riuscito in qualche cosa. È un segno manifesto d'inferiorità. Invece se siete annoiato, è inferiore ciò che ha cercato vanamente di piacervi. Dal libro "Il rosso e il nero" L'amore è come la febbre: nasce e si spegne senza che la volontà vi abbia alcuna parte. Dal libro "Dell'amore" La bellezza non è che una promessa di felicità. Stendhal La vera patria è quella in cui incontriamo più persone che ci somigliano. Dal libro "Roma, Napoli e Firenze" L'unica scusa di Dio è che non esiste. Stendhal No, le persone che il mondo onora non sono che delle canaglie che hanno avuto la fortuna di non essere colte in flagrante. Dal libro "Il rosso e il nero" Guardare da vicino il proprio dolore è un modo di consolarsi. Stendhal L'amore è un fiore delizioso, ma bisogna avere il coraggio di andare a coglierlo sui bordi di un precipizio spaventoso Dal libro "Dell'amore" L'amore coglie sfumature invisibili a un occhio indifferente e ne trae conseguenze infinite. Dal libro "La Certosa di Parma"

  • Le frasi più belle di Søren Kierkegaard

    Qui puoi trovare la raccolta delle frasi più belle di Søren Kierkegaard tratte dai suoi libri più significativi come "Aut-aut" e "Diario". Osare significa perdere momentaneamente la propria stabilità. Non osare mai significa perdere definitivamente se stessi. Søren Kierkegaard Legge eterna nell'amore è che due esseri debbano sentirsi come venuti al mondo l'uno per l'altro solo nel primo istante in cui hanno cominciato ad amarsi. Søren Kierkegaard Se si domanda a un malinconico quale ragione egli abbia per esser così, cosa gli pesa, risponderà che non lo sa, che non lo può spiegare. In questo consiste lo sconfinato orizzonte della malinconia. Dal libro "Aut-aut" Un uomo può compiere imprese stupefacenti e assimilare una grande quantità di conoscenze, eppure non avere alcuna comprensione di sé. Ma la sofferenza spinge un uomo a guardarsi dentro. Se vi riesce, ecco che là, dentro di lui, comincia il suo apprendimento. Søren Kierkegaard Gli uomini hanno il dono della parola non per nascondere i pensieri ma per nascondere il fatto che non li hanno. Dal libro "Aforismi e pensieri" Cos'è che sopravvive a tutto? È l'amore. Dal libro "Discorsi edificanti" Ciò di cui ho veramente bisogno è di chiarire nella mia mente ciò che devo fare, non ciò che devo conoscere, pur considerando che il conoscere deve precedere ogni azione. La cosa importante è capire a che cosa sono destinato, scorgere ciò che la Divinità vuole che io faccia; il punto è trovare la verità che è vera per me, trovare l'idea per la quale sono pronto a vivere e a morire. Søren Kierkegaard L'ironia è l'occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l'assurdo, il vano dell'esistenza. Dal libro "Sul concetto di ironia in riferimento a Socrate" Se un uomo fosse tanto furbo da poter nascondere di esser pazzo, potrebbe far impazzire tutto il mondo. Dal libro "Aut-aut" È proprio vero quel che dicono i filosofi: «La vita va compresa all'indietro». Ma non bisogna dimenticare l'altro principio, che «si vive in avanti». Dal libro "Diario"

  • Le frasi più belle delle poesie di Patrizia Cavalli

    Qui puoi trovare raccolte le frasi brevi tratte dalle poesie più belle di Patrizia Cavalli sulla vita, la morte, la malattia e la nostalgia. A me è maggio che mi rovina e anche settembre, queste due sentinelle dell'estate: promessa e nostalgia. Dalla raccolta di poesie "Vita meravigliosa" Cosa non devo fare per togliermi di torno la mia nemica mente: ostilità perenne alla felice colpa di esser quel che sono, il mio felice niente. Dalla raccolta di poesie "Vita meravigliosa" Quanti saluti prima di partire! Come faccio a morire! Dalla raccolta di poesie "Poesie (1974-1992)" Il cuore non è mai al sicuro e dunque, fosse pure in silenzio, non vantarti della vittoria o dell'indifferenza. Rendi comunque onore a ciò che hai amato anche quando ti sembra di non amarlo più. Te ne stai lì tranquilla? Ti senti soddisfatta? Potresti finalmente dopo anni d'ingloriosa incertezza, di smanie e umiliazioni, rovesciare le parti, essere tu che umili e che comandi? No, non farlo, fingi piuttosto, fingi l'amore che sentivi vero, fingi perfettamente e vinci la natura. L'amore stanco forse è l'unico perfetto. Dalla raccolta di poesie "Datura" Che tu ci sia o non ci sia ormai è la stessa cosa, comunque sia io ho la nostalgia. Dalla raccolta di poesie "Poesie (1974-1992)" Se ora tu bussassi alla mia porta e ti togliessi gli occhiali e io togliessi i miei che sono uguali e poi tu entrassi dentro la mia bocca senza temere baci diseguali e mi dicessi "Amore mio, ma che è successo?", sarebbe un pezzo di teatro di successo. Dalla raccolta di poesie "Poesie (1974-1992)" Ma io non voglio andarmene così, lasciando tutto come ho trovato in questa scialba geografia che assegna l'effetto alla sua causa e tutti e due consegna all'umile solerzia dell’interpretazione Dalla raccolta di poesie "Datura" Così arrivi, come sempre, a spargere il sospetto del paradiso, e prima ancora di aprire la finestra ti riconosco dalla luce più lenta dai pulviscoli sospesi e senza direzione Dalla raccolta di poesie "Poesie (1974-1992)" O amori - veri o falsi siate amori, muovetevi felici nel vuoto che vi offro. Dalla raccolta di poesie "Sempre aperto teatro" È tutto così semplice, sì, era così semplice, è tale l’evidenza che quasi non ci credo. A questo serve il corpo: mi tocchi o non mi tocchi, mi abbracci o mi allontani. Il resto è per i pazzi. Dalla raccolta di poesie "Pigre divinità e pigra sorte" Poco di me ricordo io che a me sempre ho pensato. Mi scompaio come l'oggetto troppo a lungo guardato. Ritornerò a dire la mia luminosa scomparsa. Dalla raccolta di poesie "Le mie poesie non cambieranno il mondo" Così schiava. Che roba! Così barbaramente schiava. E dai! Così ridicolmente schiava. Ma insomma! Che cosa sono io? Meccanica, legata, ubbidiente, in schiavitù biologica e credente. Basta, scivolo nel sonno, qui comincia il mio libero arbitrio, qui tocca a me decidere che cosa mi accadrà, come sarò, quali parole dire nel sogno che mi assegno. Dalla raccolta di poesie "Datura" Giunta a quel punto dove la memoria per troppa luce quasi si scolora, raccoglievo in preghiera le tue forme. Il peso immenso del tuo corpo assente la notte mi copriva di sudore e prolungavo ferma il mio risveglio per accaldarmi dentro il tuo mantello. Poi m'abbigliavo tutta in quella stoffa che si mischiava stretta al mio respiro e attraversavo le conversazioni attenta a non sgualcire il mio vestito. Qualche volta però per distrazione cedendo alle domande dei miei ospiti mi si impigliava un lembo nella noia e scivolava via con qualche strappo. Per restaurare la trama in perfezione poco sicura delle mie sole mani ricorrevo al valore del telefono. Dalla raccolta di poesie "Poesie (1974-1992)" A voce dolce tu mi metti a letto, tu vuoi che io dorma. Per avviarmi i sogni mi elenchi le infinite meraviglie di come tu saresti se tu fossi. Dalla raccolta di poesie "Poesie (1974-1992)" Quella nuvola bianca nella sua differenza insegue l'azzurro sempre uguale: lentamente si straccia nella trasparenza ma per un po' mi consola del vuoto universale. E quando cammino per le strade e vedo in ogni passo una partenza vorrei accanto a me un bel viso naturale. Dalla raccolta di poesie "Il cielo" L'originale comunque non lo voglio non voglio stare dove ogni momento se sbagli possono cacciarti via. Lo preferisco falso e permanente dove la legge la decido io. Abolirò memoria e nostalgia, non ci sarà intenzione né immaginazione ma un'aria mite e ferma che acconsente: si morirà per noia, dolcemente. Dalla raccolta di poesie "Vita meravigliosa" Essere testimoni di se stessi sempre in propria compagnia mai lasciati soli in leggerezza doversi ascoltare sempre in ogni avvenimento fisico chimico mentale, è questa la grande prova l'espiazione, è questo il male. Dalla raccolta di poesie "Il cielo" Ti odio perché non ti amo più, perché non posso perdonarti di non riuscire più ad amarti. Dalla raccolta di poesie "Poesie (1974-1992)" Adesso che il tempo sembra tutto mio e nessuno mi chiama per il pranzo e per la cena, adesso che posso rimanere a guardare come si scioglie una nuvola e come si scolora, come cammina un gatto per il tetto nel lusso immenso di una esplorazione, adesso che ogni giorno mi aspetta la sconfinata lunghezza di una notte dove non c’è richiamo e non c’è più ragione di spogliarsi in fretta per riposare dentro l’accecante dolcezza di un corpo che mi aspetta, adesso che il mattino non ha mai principio e silenzioso mi lascia ai miei progetti a tutte le cadenze della voce, adesso vorrei improvvisamente la prigione. Dalla raccolta di poesie "Il cielo" Bene, vediamo un po’ come fiorisci, come ti apri, di che colore hai i petali, quanti pistilli hai, che trucchi usi per spargere il tuo polline e ripeterti, se hai fioritura languida o violenta, che portamento prendi, dove inclini, se nel morire infradici o insecchisci, avanti su, io guardo, tu fiorisci. Dalla raccolta di poesie "Poesie, 1999" Adesso che il tempo sembra tutto mio e nessuno mi chiama per il pranzo e per la cena, adesso che posso rimanere a guardare come si scioglie una nuvola e come si scolora, come cammina un gatto per il tetto nel lusso immenso di una esplorazione, adesso che ogni giorno mi aspetta la sconfinata lunghezza di una notte dove non c’è richiamo e non c’è più ragione di spogliarsi in fretta per riposare dentro l’accecante dolcezza di un corpo che mi aspetta, adesso che il mattino non ha mai principio e silenzioso mi lascia ai miei progetti a tutte le cadenze della voce, adesso vorrei improvvisamente la prigione. Dalla raccolta di poesie "Il cielo" Fingo di aspettarti per ingrandire i minuti. E fai bene a non venire. Dalla raccolta di poesie "Il cielo" Io scientificamente mi domando come è stato creato il mio cervello, cosa ci faccio io con questo sbaglio. Fingo di avere anima e pensieri per circolare meglio in mezzo agli altri, qualche volta mi sembra anche di amare facce e parole di persone, rare; esser toccata vorrei poter toccare, ma scopro sempre che ogni mia emozione dipende da un vicino temporale. Dalla raccolta di poesie "Poesie (1974-1992)" E me ne devo andare via così? Non che mi aspetti il disegno compiuto ciò che si vede alla fine del ricamo quando si rompe con i denti il filo dopo averlo su se stesso ricucito perché non possa più sfilarsi se tirato. Ma quel che ho visto si è tutto cancellato. E quasi non avevo cominciato. Dalla raccolta di poesie "Vita meravigliosa"

  • Le frasi più belle delle poesie di Wisława Szymborska

    In questa pagina sono raccolte le migliori frasi brevi tratte dalle poesie più belle di Wisława Szymborska sull'amore e sulla vita. Ascolta come mi batte forte il tuo cuore. Dalla poesia "Ogni caso" Chi non conosce l'amore felice dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice. Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire. Dalla poesia "un amore felice" Se esiste una bilancia, ha piatti immobili. Se c'è giustizia, eccola. Morire quanto necessario, senza eccedere. Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato. Dalla poesia "Autotomia" Preferisco il ridicolo di scrivere poesie al ridicolo di non scriverne Dalla poesia "Possibilità" Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte. Dalla poesia "Sotto una piccola stella" Ho una così alta considerazione per la piccola frase "Non so". È piccola, ma vola su forti ali. Dal discorso tenuto al conferimento del premio Nobel Ogni inizio infatti è solo un seguito, e il libro degli eventi è sempre aperto a metà. Dalla poesia "Amore a prima vista" Non c'è vita che almeno per un attimo non sia immortale. Dalla poesia "Sulla morte senza esagerare"

  • Le poesie più belle di "Cento poesie d'amore a Ladyhawke" di Michele Mari

    Qui sono raccolte le poesie più belle di "Cento poesie d'amore a Ladyhawke" di Michele Mari, bellissima silloge che ha come significato principale l'impossibilità della realizzazione dell'amore. Non piangere sul latte versato verrà di notte il lupo a leccarlo perché il lupo è vago delle cose perse Non chiedere dov'è la tua bambina non chiederti chi le dice buonanotte ogni notte ma prendi il suo sorriso più bello e assottiglialo fino a ridurlo ad un filo e con quel filo strozza le tue domande Chi eri nel mondo dei vivi chiese il passero allo spaventapasseri Un uomo che non suscitò in chi amava l'amore per questo ti posi impunemente sulla mia manica vuota. Il tuo silenzio dici è pieno di me Così so come si sentono i morti pensati dai vivi. La fiaba degli amanti cui un maleficio tolse d'incontrarsi (donna di notte lei e con la luce falco lui con la luce uomo e nottetempo lupo) ci piacque tanto che per un bel pezzo ci siamo firmati Knightwolf e Ladyhawke finché capimmo l'inutilità della speranza di ritrovarci insieme nell'umano il nostro più ambizioso traguardo essendo di confondere il pelo con le piume Coincidere con chi si è diventati credendo sia saggezza è il più facile dei tradimenti perché il suo castigo è nella pace Non capivi che il bello era proprio quel punto era rimanere nel limbo delle cose sospese nella tensione di un permanente principio nel nascondiglio di una vita nell'altra Ci sono panchine tavolini punti precisi di strade che collegati in un reticolo formano il disegno di un'altra vita in cui potremmo amarci solo al muto il battito del cuore è rimbombante Io muto tu sorda entrambi ciechi Tangibile realtà dev'essere il mio amore se alla fine ci hai sbattuto contro e ti sei fatta male Puntavo sulla paglia o sul legname ma dei tre porcellini tuo marito doveva essere quello in salopette con la cazzuola perché ho soffiato e soffiato ma la tua casa non è venuta giù. Tu non ricordi ma in un tempo così lontano che non sembra stato ci siamo dondolati su un’altalena sola Che non finisse mai quel dondolio fu l'unica preghiera in senso stretto che in tutta la mia vita io abbia mai levato al cielo. In quale oceano, in quale notte la sto perdendo chiesi al delfino Disse il delfino: nell'acqua nera dove quello che unisce separa dove il silenzio è un boato dove sei perso anche tu. Fedeli al duro accordo non ci cerchiamo più Così i bambini giocano a non ridere per primi guardandosi negli occhi e alcuni sono così bravi che diventano tristi per la vita intera Nella mia testa c'è sempre stata una stanza vuota per te quante volte ci ho portato dei fiori quante volte l’ho difesa dai mostri Adesso ci abito io e i mostri sono entrati con me Come un serial killer faccio pagare alle altre donne la colpa di non essere te Ti cercherò sempre sperando di non trovarti mai mi hai detto all’ultimo congedo Non ti cercherò mai sperando sempre di trovarti ti ho risposto Al momento l’arguzia speculare fu sublime ma ogni giorno che passa si rinsalda in me un unico commento ed il commento dice due imbecilli Fra il mulino bianco e gli anelli di Saturno la tua scelta era scontata Ma non immaginerai mai quanta farina possono macinare quegli anelli Ho pensato i tuoi occhi così tante volte che alla fine il pensiero mi è rimbalzato addosso e non ho più avuto un gesto che non fosse riflesso dal tuo sguardo Questo dirò a discolpa quando dovrò spiegare perché della mia vita ho fatto cosa aliena e complicata Ci si illude che scriversi sia pur sempre un modo di far l’amore Ero fatto per esserti fedele ma tu mi sei passata davanti come un treno che non ferma così lo scambio mi ha deviato sul binario dei traditori e dei puttanieri Ti sei sempre riassunta per me nei tuoi occhi

  • Le frasi più belle delle poesie di Guido Catalano

    Sono qui raccolte le poesie più belle brevi e lunghe di Guido Catalano estrapolate dai suoi libri più famosi quali "Ti amo ma posso spiegarti", "D'amore si muore ma io no" e "Ogni volta che mi baci muore un nazista". É che dicevi le cose giuste quando avevo bisogno di parole giuste e quando sorridevi mi scardinavi l’anima o quello che ne resta poi dormirti addosso succedevano alcune cose alcune meraviglie tipo che la mattina ritenevo plausibile l'implausibile tipo quelle robe da film da romanzo tipo l'amore tipo fare colazione assieme tipo un mondo migliore. Dalla poesia "É che" E c'era una volta una storia che non c'è foto che tenga un amore che piangi sotto la doccia per non fare rumore un amore che dio solo sa come ho fatto a trovarti come diavolo hai fatto a farti trovare. Dalla poesia "C'era una volta una storia" non fosse altro (ho sempre desiderato iniziare una poesia con non fosse altro) che non ho idea di cosa sarà di me e di te domani ho messo a bollire le patate come mi hai detto tu quanto debbono cuocere? fuori oggi c’è un vento caldo strano e tu ogni tanto mi chiedi conferma di quanto t'amo hai un corpo è vero e occhi verdi e le tue tette mi rendono prezioso vivere poi mi fai ridere quando parli in cinese e ti metti questo strano cappello con i pon pon anche se uno si è staccato e il tuo brutto cane se lo voleva mangiare poi mi guardi e mi dici che non devo morire e questa è una cosa carina da dire una cosa che nessuna mai mi ha detto poi di notte mi abbracci e ne ho bisogno oggi è gennaio fa caldo questa poesia è solamente tua Dalla poesia "​alla ragazza che mi rende felice in questo periodo di recessione economica" Ricordi amore mio quel tempo in cui non avrei mosso il braccio addormentato per nessun motivo al mondo per paura di svegliarti? Dalla poesia "​Poesia senz’altro d’amore in cui però, a dirla tutta, non si capisce se il fine è lieto o tristo" quando il sole si spegnerà di colpo impiegheremo 8 minuti ad accorgercene mi ricorda quella volta che mi guardasti in faccia e mi dicesti – sappi che non ti amo più impiegai 14 minuti a capire passarono 13 minuti e 59 secondi prima che calasse il buio e il freddo eri già più lontana del sole, allora non è chiaro come sopravvissi non è chiaro come ti riaccendesti bisognerebbe chiedere a Margherita Hack ma probabilmente c'ha di meglio da fare Dalla poesia "​14 minuti" era autunno ne son certo in quanto le foglie erano croccanti la incontrai in un giardino, le dissi: “sì, credo che tu possa divenire in men che non si dica, la donna dei miei sogni” “scusa” rispose “non ti conosco, mi dici cose mai sentite, baciami pure” la baciai nel vento Dalla poesia "​La incontrai in un giardino, le dissi" E ho sfilato la camicia e ho tolto le braghe e ho spento la luce e mi sono sdraiato e tutto sommato odio gli adii. Sopporto gli arrivederci solo per convenzione sociale. Ho chiuso gli occhi. Ci sono notti che la notte è davvero troppo notte per un uomo il cui passatempo è prendere in giro la solitudine. Dalla poesia "​Arrivederci ragazza addio buonanotte" dice che quando cade la tristezza in fondo al cuore non fa rumore come la neve vaccate vi assicuro la mia tristezza, almeno è grossa pesante molto rumorosa fa un casino della madonna come un bue che si sfracella dopo una caduta libera di trecento metri sul tetto di un’Alfasud rossa parcheggiata in doppia fila Dalla poesia "La tristezza fa rumore" dormire da solo, hai spazio puoi rotolarti nel letto puoi fare capriole cunìculi sotto le coperte metterti a sghimbescio mangiare i crackers sbriciolosi e altro ma non puoi accucchiaiarti a un corpo femmina che gli fai quella cosa spaziale da dietro che con la mano le prendi la tetta superiore e ti assopisci con il calore della sua schiena sulla tua pancia e se sei fortunato i vostri respiri andranno via all'unisono la tua pancia la sua schiena la sua nuca le tue braccia i piedi nei piedi che si carezzano tenendo il tempo della notte fottendosene del regno dei cieli Dalla poesia "​dormire da solo" – non riesco a non guardarti le labbra dicevo – probabilmente desideri baciarmi diceva poi tacevo taceva aveva occhi nerissimi fu grazie a lei che capii che il nerissimo può competere con e addirittura di molto battere l'azzurrissimo il bluissimo e, sì, pure il meraviglioso verdissimo non dirò il suo nome men che meno il suo cognome il suo codice fiscale o la sua città natale – anche perché è ancora viva e potrebbe riconoscersi poi si monta la testa – ma dirò che ripeteva spesso la frase: – non siam mica qui a pettinar le bambole e quasi sempre fuori contesto aveva il dono di farmi ridere e il dono di farmi dimenticare la mia estrema imbarazzante odiosa mortalità che son due doni a ben vedere che valgono all'incirca come tutto l'oro del mondo – perché scrivi di me al passato? mi chiedeva – per dare alla poesia un’aura di malinconia che spacca rispondevo – ma io sono qui diceva – e per fortuna sì Dalla poesia "fu grazie a lei che capii" se vieni al mio funerale ti tengo un posto in prima fila niente fiori per favore i fiori lasciali morire dove amano fiorire preferirei dei salatini pizzette dovresti riuscire a convincere quelli delle Pompe a mettermeli in bara e niente lutto per cortesia vèstiti come più ti garba colorata leggera mostra le gambe che le hai belle le gambe tu e niente lacrime per carità che io quando vedo la gente che piange mi viene da piangere come il vomito o gli sbadigli e sussurra pure ai tuoi vicini: “egli non è morto sapete? è scappato sta con Elvis, Bob e Marilyn in un'isola a bere vino bianco fresco sulla spiaggia” poi tornerai a casa avrai stanchezza e sonno indosserai la tua camicia da notte azzurra ti coricherai chiuderai gli occhi dormirai e ti verrà a trovare in sogno un piccione sognatore con un foglietto arrotolato legato alla zampa su cui sarà vergato l'indirizzo segreto dell'isola segreta e tu mi verrai a trovare potrai farlo volando in treno o nuotando sotto il mare ti offrirò baci fuori stagione ti offrirò da bere faremo molti pettegolezzi molte carezze ti insegnerò a suonare la sabbia e il legno inventeremo nuove posizioni impossibili mi insegnerai a cucire i bottoni e a dir la verità su ciò che fui ti stupirò mi stupirai saremo stupidissimi e stupendi Dalla poesia "la fine arriverà come una pallonata negli occhiali scagliata da un bambino obeso alle quindici circa di un pomeriggio assolato in un prato secco di periferia e" mi dicevi spesso: – non essere triste che cosa assurda, pensavo dire a uno triste: – non essere triste che cosa assurda, inutile e carina e assurdi erano quei tuoi occhi di gatta verdi e quel tuo viso di gatta solcato da quella portentosa cicatrice che ti faceva definitivamente bella fumavi tanto camminavi avvolta in cumulonembi di fumo davi l'idea di essere leggerissima mi hai toccato una sola volta io mai chissà dove sei che fai chissà se credi ancora che i cani abbiano sempre ragione io no ho smesso di credere tanto tempo fa forse non ho mai creduto ma mi piaceva il suono fin da subito fu implicito che avremmo mischiato i nostri dolori e non i nostri umori corporei sei l'unica donna alla quale io abbia regalato una bambola e non ce ne sarà un'altra Dalla poesia "Sandra" Consegnò il suo cuore al banco dei pegni della città. Non le serviva più. Le diedero in cambio cinquantamila lire un vecchio gatto grasso e mezzo chilo di gelato al pistacchio. Disgraziatamente poche ore dopo incontrai Marina al parco era seduta su una panchina mangiava del gelato seria, sola e bellissima me ne innamorai. Le chiesi: posso? Sorrise e mi invitò a sedere. Se foste passati di lì quel giorno, a quell’ora in quel luogo avreste visto un uomo ed una donna armati di cucchiai le labbra sporche di verde e un vecchio gatto grasso che dormiva. Dalla poesia "Marina" Mi piace tornare a casa stanco morto ma vivo e trovar traccia di te: il letto ben fatto un tuo paio di scarpe un bigliettino nel quale ammetti di avermi allagato il cesso. Ma con amore. Vorrei rivederti presto a stretto giro di vodka nuovamente sentirti dire: che bella la luce che c’è al mattino a casa tua. Dalla poesia "A stretto giro di vodka"

  • Le frasi più belle delle poesie di Pedro Salinas

    Raccolta delle poesie più belle di Pedro Salinas tratte dei suoi libri più importanti come "La voce a te dovuta" e "Ragioni d'amore". Tu vivi sempre nei tuoi atti. Con la punta delle dita sfiori il mondo, gli strappi aurore, trionfi, colori, allegrie: è la tua musica. La vita è ciò che tu suoni. Dai tuoi occhi solamente emana la luce che guida i tuoi passi. Cammini fra ciò che vedi. Soltanto. E se un dubbio ti fa cenno a diecimila chilometri, abbandoni tutto, ti lanci su prore, su ali, sei subito lì; con i baci, coi denti lo laceri: non è più dubbio. Tu mai puoi dubitare. Perché tu hai capovolto i misteri. E i tuoi enigmi, ciò che mai potrai capire, sono le cose più chiare: la sabbia dove ti stendi, il battito del tuo orologio e il tenero corpo rosato che nel tuo specchio ritrovi ogni giorno al risveglio, ed è il tuo. I prodigi che sono già decifrati. E mai ti sei sbagliata, solo una volta, una notte che t'invaghisti di un'ombra -l'unica che ti è piaciuta- un'ombra pareva. E volesti abbracciarla. Ed ero io. Dalla poesia "Tu vivi sempre nei tuoi atti" A te si giunge solo attraverso di te. Ti aspetto. Io certo so dove sono, la mia città, la strada, il nome con cui tutti mi chiamano. Ma non so dove sono stato con te. Lì mi hai portato tu. Dalla poesia "A te si giunge solo attraverso te" Adesso ti amo, come ama il mare la sua acqua: dal di fuori, dal di sopra, senza smettere di farsi con essa tempeste, fughe, dimore, riposi, calme. Dalla poesia "Adesso ti amo" Il modo tuo d'amare è lasciare che io t'ami. Il sì con cui ti abbandoni è il silenzio. I tuoi baci sono offrirmi le labbra perché io le baci. Mai parole e abbracci mi diranno che esistevi e mi hai amato: mai. Me lo dicono fogli bianchi, mappe, telefoni, presagi; tu, no. E sto abbracciato a te senza chiederti nulla, per timore che non sia vero che tu vivi e mi ami. E sto abbracciato a te senza guardare e senza toccarti. Non debba mai scoprire con domande, con carezze, quella solitudine immensa d'amarti solo io. Dalla poesia "Il modo tuo d'amare" E ci incontreremo oltre le differenze invincibili, sabbie, rocce, anni, ormai soli, nuotatori celesti, naufraghi dei cieli. Dalla poesia "I cieli sono uguali" Ti amo: Queste frasi d'amore che tanto si ripetono non sono mai le stesse. Hanno lo stesso suono tutte quante, ma ha ciascuna una vita vergine e sola, se riesci a coglierla. E non stancarti mai di ripetere le parole uguali: proverai l'emozione che sente l'anima quando vede spuntar la prima stella e poi, come la notte avanza, la vede ripetersi in altre stelle, con diversi riflessi e un'unica anima. Dal libro "Ragioni d'amore" Io non guardo dove guardi: sto vedendo te che guardi. Dalla poesia "Ciò che tu sei" Ciò che tu sei mi distrae da ciò che dici. Lanci parole veloci inghirlandate di risa, e m'inviti ad andare dove mi vorranno condurre. Non ti do retta, non le seguo: sto guardando le labbra dove sono nate. Dalla poesia "Ciò che tu sei" Tutto vuol essere corpo. Le farfalle, o montagne, prove alternative di forma corporale, per uno stesso anelito: compiersi di materia, in fine evase dalla desolata sorte d'anime erranti. Dal libro "Ragioni d'amore" Non ha il suo culmine l'amore quando arriva o si trova: ma nella resistenza a separarsi Dalla poesia "L'Addio" Ma io non cerco nuovi cieli. Io voglio stare dove sono stato. Con te, ritornarci. Dalla poesia "A te si giunge solo attraverso te" Sento, quando mi abbracci, che ho tenuto contro il petto un lieve palpitare, vicinissimo, di stella, che viene da un'altra vita. Dalla poesia "La materia non pesa" Perché non viene mai un giorno da almanacchi o da orizzonti: è quella rosea creatura, la forma viva dell'ansia di due anime che si amano, che negli abbracci di tutta una notte, bacio con bacio, cercano il proprio chiarore. Dal libro "Ragioni d'amore" Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa. Dalla poesia "Non ho bisogno di tempo" Non trattenerti mai quando vorrai cercarmi. Dalla poesia "Non trattenerti mai" Non chiudere mai le mani. Le gioie non finiranno, e neanche i baci, né gli anni, se non le chiudi. Dalla poesia "Non serbare nulla, spendi" Se mi chiamassi, sì, se mi chiamassi! Io lascerei tutto, tutto io getterei: i prezzi, i cataloghi, l'azzurro dell'oceano sulle carte, i giorni e le loro notti, i telegrammi vecchi ed un amore. Tu, che non sei il mio amore, se mi chiamassi! Dalla poesia "Se mi chiamassi, sì" Muore solo un Amore che smette di essere sognato. Dal libro "Ragioni d'amore" Le senti come chiedono realtà scarmigliate, feroci, le ombre che forgiammo insieme in questo immenso letto di distanze? Stanche ormai di infinito, di tempo senza misura, di anonimato, ferite da una grande nostalgia di materia, chiedono limiti, giorni, nomi. Non possono vivere più così: sono alle soglie della morte delle ombre, che è il nulla. Accorri, vieni, con me. Insieme cercheremo per loro un colore, una data, un petto, un sole. Che riposino in te, sii tu la loro carne. Si placherà la loro enorme ansia errante, mentre noi le stringiamo avidamente fra i nostri corpi, dove potranno trovare nutrimento e riposo. Si assopiranno infine nel nostro sonno abbracciato, abbracciante. E così, quando ci separeremo, nutrendoci solo di ombre, fra lontananze, esse avranno ormai ricordi, avranno un passato di carne ed ossa, il tempo vissuto dentro di noi. E il loro tormentato sonno di ombre sarà, di nuovo, il ritorno alla corporeità mortale e rosa dove l'amore inventa il suo infinito. Dalla poesia "Le senti come chiedono realtà" Non respingere i sogni perché sono sogni. Tutti i sogni possono essere realtà, se il sogno non finisce. Dalla poesia "Non respingere i sogni perché sono sogni" In ogni abbraccio rinasce un nuovo essere altro abbraccio. Il bacio che si esaurisce ne chiede un altro a se stesso, nel suo gioioso spirare già sente che matura. Darmi, darti, darci, darsi! Dal libro "Ragioni d'amore" Oggi le mani sono la memoria. L’anima non ricorda, è addolorata da tanto ricordare. Ma nelle mani resta il ricordo di quello che hanno stretto. Dalla poesia "Oggi le mani sono la memoria"

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