Se un diciottenne si svegliasse di colpo una notte, si alzasse, ed allo specchio si vedesse - per magia - per maledizione con la faccia con la pelle dei suoi futuri cinquant'anni, morirebbe, vomiterebbe.
"Sono io? Stai scherzando?"
Ma invece, ma invece, scivolando secondo dopo secondo, per anni e poi decenni, sempre distratto da altro, un giorno, non più diciottenne si alzerà, andrà allo specchio - nel bagno - e si vedrà, trovandosi mica male per quel momento, di colpo, una notte. "Mica male. Mica male", penserà " Eh, per aver gli anni che ho… Oh. Mica male". Malevola tanto è la natura, quanto amorevolmente protettiva è la nostra cecità.
Gipi, unastoria