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Immagine del redattoreUna Citazione Al Giorno

Le frasi più belle delle poesie di Chandra Livia Candiani


Chandra Livia Candiani - Le frasi più belle - Una Citazione al Giorno

Poesie e frasi più belle sulla sofferenza e sui bambini di Chandra Livia Candiani come "Tu tienimi", "Con delicata cura", "Siamo nuvole", "Bisogna dedicarsi".



Tu tienimi e io mi trasformerò in meraviglia, tra le tue mani, al caldo, quel caldo che di notte fa crescere il grano. Porta il corpo amato, come vita segreta – preservata – sotto lo spesso ghiaccio della memoria. Tu tienimi come guscio di noce nel pugno fessura tra i mondi. C'è silenzio tra te e me c'è perla. Ti tengo.

"Tu tienimi" - Dalla raccolta di poesie "La bambina pugile"



Seguire il respiro con delicata cura, lasciar andare i pensieri come uccelli che si posano, benedire il mondo.

Chandra Livia Candiani



Bisogna dedicarsi pian piano precisamente a briciole per uccelli sul davanzale nord, piegati su di sé lavare il pavimento come il corpo di un dio bambino, guardare i piatti sgocciolare come una luna che spazza via l'ovvio tra gli alberi. Perdere intenti e rimedi contro il restare, soffermarsi cauti su ogni vuoto di voce e affetto di silenzio, lavorare come minatori al capezzale delle parole, aspettare disperati. In cambio del fiore di gelsomino.

"Bisogna dedicarsi" - Dalla raccolta di poesie "Fatti vivo"



Dove ti sei perduta da quale dove non torni, assediata bruci senza origine. Questo fuoco deve trovare le sue parole pronunciare condizioni di smarrimento dire: «Sei l'unica me che ho torna a casa».

"Dove ti sei perduta" - Dalla raccolta di poesie "La domanda della sete"



Siamo nuvole i nomi complicano la tessitura ma siamo nuvole, notturne mattiniere dipende, oltraggiose spaurite candide sprezzanti, cavalieri e cavalcature bastimenti e animali siamo pronte a dissolverci con fierezza in quel tutto pacatissimo del cielo ultimo che ci affida il mondo. Siamo nuvole cambiamo vita di frequente lì, sopra il disordine della realtà il fondo sereno delle cose, la pioggia la sete.

"Siamo nuvole" - Dalla raccolta di poesie "Fatti vivo"



Commovente dire io come parlare del proprio cane o del gatto della loro imprevedibilità ma anche come dire città paese firmamento qualcosa a cui appartengo ma non mi appartiene, e albero casa vento come un affetto antico e lontano come perdonare tutto in nome di una perdita inconsolabile.

"Commovente dire io" - Dalla raccolta di poesie "Pane del bosco"



Non ci sono più sono andata via silenziosissima. La mia vita è spoglia di me. E tutto brilla.

"Non ci sono più" - Dalla raccolta di poesie "Fatti vivo"



Estrai la freccia non rimproverare nessuno ma stenditi come fa la bestia ferita con il cielo e non pregare nemmeno solo conta conta i respiri come fossero monete per passare oltre te, l'orizzonte opaco del nome. Non anticipare niente, non essere a proposito, abítuati all'improvvisazione musicale, a farti invisibile nota tra le note, vuoto capace di urlo, di riconoscimento: ecco, a casa si sta così.

"Estrai la freccia" - Dalla raccolta di poesie "Fatti vivo"



Io accarezzo il silenzio. Il silenzio – che mi spedisci – tu. La prontezza della tua assenza la assaporo – la mancanza – qui nel pieno del petto vuoto, la sorseggio come un vino difficile, te la dono come una mano grande aperta sotto la pioggia.

"Io accarezzo il silenzio" - Dalla raccolta di poesie "La bambina pugile"



Nel bosco vieni chiamata e perdi il nome sei molto spoglia in ogni stagione eppure balli e fischi sei un po’ uccello e libellula ma anche foglia e scorrere d’acqua. Esci fuori nuova nuova ma non se ne accorge nessuno tranne un sorriso invivibile.

"Il bosco ha preso il posto di un uomo" - Dalla raccolta di poesie "Pane del bosco"



Se fossi in te io mi lascerei sotto un albero o sotto una tettoia mi abbandonerei in riva a un lago e guarderei me andare alla deriva e forse ci soffierei anche sopra come a una foglia sull'acqua e la guarderei andare a fondo se fossi in te in tutte queste morti probabili contemplerei se fossi in te la certezza della mia resurrezione.

"Se fossi in te" - Dalla raccolta di poesie "Io con vestito leggero"



La vita nuova arriva taciturna dentro la vecchia vita arriva come una morte uno schianto qualcuno che spintona così forte un crollo. È una scrittura tanto precisa e netta da non lasciare dubbi né sfumature di senso eppure non dà direzioni né mete.

"La vita nuova" - Dalla raccolta di poesie "La bambina pugile"



Tu hai due mani due orecchie due occhi hai anche due gambe e due piedi due braccia. Il respiro è due: entrata uscita. Quando sei stanca, disossata dai pensieri, basta guardare il cielo. Svanisci, diventando smisurata, sei nettare di zero.

"Tu hai due mani" - Dalla raccolta di poesie "Pane del bosco"



L'universo non ha un centro, ma per abbracciarsi si fa così: ci si avvicina lentamente eppure senza motivo apparente, poi allargando le braccia, si mostra il disarmo delle ali, e infine si svanisce, insieme, nello spazio di carità tra te e l'altro.

"Nel mondo ci sono i suoni" - Dalla raccolta di poesie "La bambina pugile"



Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura.

Dal libro "Questo immenso non sapere"



Hai bisogno di te hai bisogno di questo tempo in cui non si cucina e non si prega si sta. Soli e improvvisati abbandonati e senza senso si sta, frastornati e vuoti. Si sta. E l'indomabile fiducia accucciata fuori dalla porta come un cane folle di devozione dorme sonni che contengono alba.

"Hai bisogno di te" - Dalla raccolta di poesie "Fatti vivo"



Dammi l'acqua dammi la mano dammi la tua parola che siamo, nello stesso mondo.

"Dammi da mangiare" - Dalla raccolta di poesie "Fatti vivo"



Qualche volta io non ci sono e sono tutta l'aria, sono pulviscolo atmosferico e vibro d'altri di loro gesti e fiati. Qualche volta io sono lombrico e patata sto a cuccia sottoterra e germino e faccio pausa, è come perdere le foglie per stare con la vita principale, allora mi raccolgono fanno collezione di me gli oggetti a primavera.

"Qualche volta io" - Dalla raccolta di poesie "La bambina pugile"



Il pesce buio nuota solenne