Così nello spazio di poche ore seppi tutto delle motociclette: che erano meravigliose, che nulla poteva eguagliarle, che avevano voce e odore, che potevano essere domate con grande bravura, ma che potevano anche uccidere, senza colpa, senza cattiveria, senza comprendere, ma era certo che potevano farlo. Che grande, che grandissimo peccato originale che non meritavano di aver ereditato dalla fallibilità umana.
Roberto Patrignani