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  • Immagine del redattoreUna Citazione Al Giorno

Le frasi più belle di Tiziano Terzani

Aggiornamento: 16 dic 2022

Raccolta delle frasi più belle di Tiziano Terzani tratte dai suoi libri più significativi come "La mia fine è il mio inizio", "Un indovino mi disse" e "Un altro giro di giostra".



Il solo pensiero di una persona, la cui esistenza giustifica la propria, è di per sé una medicina che prolunga la vita.

Dal libro "Un altro giro di giostra"



E ricordati, io ci sarò. Ci sarò, su nell'aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.

Dal libro "La mia fine è il mio inizio"



O si cambia, o tutto si ripete.

Tiziano Terzani



Quel che mi è sempre piaciuto del buddhismo è la sua tolleranza, l’assenza del peccato, la mancanza di quel peso sordo che noi occidentali, invece, ci portiamo sempre dietro e che è in fondo la colla della nostra civiltà: il senso di colpa.

Dal libro "Un indovino mi disse"



La storia di questo viaggio non è la riprova che non c'è medicina contro certi malanni e che tutto quel che ho fatto a cercala non è servito a nulla. Al contrario: tutto, compreso il malanno stesso, è servito a tantissimo. È così che sono stato spinto a rivedere le mie priorità, a riflettere, a cambiare prospettiva e soprattutto a cambiare vita. E questo è ciò che posso consigliare ad altri: cambiare vita per curarsi, cambiare vita per cambiare se stessi. Per il resto ognuno deve fare la strada da solo. Non ci sono scorciatoie che posso indicare. I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L'ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce sul tetto dal quale si vede il mondo o sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quell'ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.

Dal libro "Un altro giro di giostra"



Una strada c'è nella vita, e la cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici “Oh, ma guarda, c'è un filo!” Quando vivi, non lo vedi, il filo, eppure c'è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, tu credi, dal tuo libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che innanzitutto è il tuo istinto, e poi forse da qualcosa che i tuoi amici indiani chiamano il karma e con cui spiegano tutto, anche ciò che a noi è inspiegabile. Forse quel concetto ha qualche fondamento perché ci sono cose nella nostra vita che non si spiegano se non con l'accumularsi di meriti o colpe in vite precedenti.

Dal libro "La mia fine è il mio inizio"



La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. E più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta. L'altra cosa che io ripeto, e spero che tu la capisca, è di essere cosciente di quello che ti succede.

Dal libro "La mia fine è il mio inizio"



Guarda un filo d'erba al vento e sentiti come lui. Ti passerà anche la rabbia.

Da "Lettera contro la guerra" (ad Oriana Fallaci)



Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.

Da "Lettera contro la guerra"



Non chiedere di avere una salute perfetta Sarebbe avidità Fai della sofferenza la tua medicina E non aspettarti una strada senza ostacoli Senza quel fuoco la tua luce si spegnerebbe Usa della tempesta per liberarti.

Dal libro "Un altro giro di giostra"



Un ultimo esercizio fu quello di chiudere gli occhi e, tenendo sempre le ginocchia leggermente piegate, immaginare d'essere coi piedi per terra e con la testa altissima per aria. Questo mi piacque perché quello era il mio ideale di uomo realizzato: radicato nelle cose, ma sognatore.

Dal libro "Un altro giro di giostra"



«Immagina come sarebbe affollato il mondo se fossimo tutti immortali e dovessimo restare a giro per sempre, e con noi ci dovessero essere, anche loro immortali, tutti quelli che ci hanno preceduto nei secoli!», disse un giorno il mio vecchio compagno durante una passeggiata nella foresta. «Si tratta di capire che la vita e la morte sono due aspetti della stessa cosa.» Arrivare a questo è forse la sola vera meta del viaggio che tutti intraprendiamo nascendo: un viaggio di cui io stesso non so granché, tranne che la sua direzione – ora ne sono convinto – è dal fuori verso il dentro e dal piccolo sempre più verso il grande.

Dal libro "Un altro giro di giostra"



IN INDIA si dice che l'ora più bella è quella dell'alba, quando la notte aleggia ancora nell'aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l'uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa. Sono diversi, ma non facilmente separabili, sono distinti, ma «non sono due». Come un uomo e una donna, che sono sì meravigliosamente differenti, ma che nell'amore diventano Uno.

Dal libro "Un altro giro di giostra"



«Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci.» Poi spiegò. «Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo.»

Dal libro "Un altro giro di giostra"



Allora vado a questo appuntamento – perché tale lo sento e mi dispiacerebbe mancarlo, perché è come se mi fossi già vestito a festa – a cuor leggero e con una certa quasi giornalistica curiosità. Io che ormai ho smesso da tempo di fare del giornalismo sento che ho una curiosità che chiamo giornalistica per sorridere, ma che è la curiosità umana di “Che cos'è questa cosa?” La si prova nella vita quando muore il padre. Io ricordo che, quando morì il mio, quello che mi colpì era che ora ero in prima fila io. Sai, alla guerra c'è sempre uno che è avanti a te, c'è una prima linea, come nella Prima guerra mondiale, una prima trincea. E morto tuo padre non c'è più quella trincea, tocca a te. Be', ora tocca proprio a me. E quando io morirò ti sentirai tu in prima trincea.

Dal libro "La mia fine è il mio inizio"



Un tempo il potere da cui uno si sentiva oppresso aveva sedi, simboli, e la rivolta si dirigeva contro quelli. Si sparava a un re, si liberava la Bastiglia, si assaltava il Palazzo d'Inverno e si apriva così la breccia di un secolo. Ma oggi? Dov'è il centro del potere che immiserisce le nostre vite? Bisogna forse accettare una volta per tutte che quel centro è dentro di noi e che solo una grande rivoluzione intcriore può cambiare le cose, visto che tutte le rivoluzioni fatte fuori non han cambiato granché.

Dal libro "Un altro giro di giostra"



I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo senza chiedere nulla.

Tiziano Terzani



Oggi l'economia è fatta, per costringere tanta gente, a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose per lo più inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter comprare, perché questo è ciò che da soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità alla gente. Io trovo che c'è una bella parola in italiano che è molto più calzante della parola felice, ed è contento, accontentarsi, uno che si accontenta è un uomo felice.

Dal libro-DVD "Anam il senzanome. L'ultima intervista a Tiziano Terzani"

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