Gli indiani sapevano che il cervo si muove in cerchio, che se il cacciatore calcolava con abilità le sue mosse poteva farlo correre fino a catturarlo. I suoi zoccoli sanguinavano, e l’animale inciampava. L’indiano doveva inginocchiarsi accanto alla sua preda morente, avvicinando la bocca a quella del cervo, per rubare il suo ultimo respiro. Mentre si impossessava della velocità dell’animale, veniva colpito dalla pace sprigionata dalla sua immobilità. E dalla propria. Dal film "Lupo solitario"
"Subito dopo il creatore di una buona frase viene, in ordine di merito, il primo che la cita". Ralph Waldo Emerson