Mentre la porta si richiude alle sue spalle, rovista nella borsa finché non sente il contatto con il metallo. Ha sempre paura di aver dimenticato qualcosa: le chiavi, il cellulare, il portafogli, l’abbonamento alla metropolitana. Prima, no. Prima non aveva paura. Prima, si sentiva leggera, non aveva bisogno di controllare. Prima, gli oggetti non cadevano dai mobili, non si rovesciavano, non la ostacolavano.
Delphine de Vigan, Ore sotterranee
Questo libro dev'esser molto bello.. Aspetterò di imbattermici casualmente in una libreria perché i libri ci vengono in contro nel momento in cui ne abbiamo bisogno, ci ''chiamano''.. attraverso un titolo, un colore o l'immagine della copertina... Lo fissiamo senza sapere perché. Lo compriamo. Lo leggiamo e solo allora capiamo...
RispondiEliminaCrazymary78: Invece ho la sensazione che con questo libro non andrà così...che invece di chiamarti da uno scaffale di una libreria apparirà magicamente sul tuo comodino...
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